La società al femminile: le strade di Lugano dedicate alle donne
Negli ultimi anni la Città sta aumentando le strade dedicate a donne che si sono distinte per le loro attività lavorative, politiche, sociali e culturali, in favore del prossimo e dei più bisognosi. Per ora sono tredici. Riscopriamo insieme le loro storie, una per una.
5 septembre 2025
Intitolare una via a una personalità trasforma un pezzo di città in un libro di storia a cielo aperto: celebra chi ha contribuito al bene comune, rende riconoscibile un luogo e offre alle cittadine e ai cittadini spunti di memoria, identità e ispirazione. Nel tempo diventa anche un segno di orientamento civico: ogni targa invita a scoprire una storia e ricorda che la città è fatta, prima di tutto, dalle sue persone, dunque anche da tante donne che si sono impegnate non solo per la società in generale, ma anche per migliorare la condizione femminile.
A Lugano, tuttavia, fino a non tanti anni fa, le strade dedicate a delle donne si contavano letteralmente sulle dita di una mano. Anche in alcuni atti del Consiglio comunale era stato evidenziato come fossero poche, esortando la Città a colmare la lacuna. La svolta è arrivata nel 2016 con l’intitolazione, a Breganzona, di una strada a Federica Spitzer, superstite dell’Olocausto; da allora le nuove dediche si sono susseguite, soprattutto dal 2023 in poi. La più recente, datata 1° luglio 2025, onora Dina Paltenghi-Gardosi, una delle prime deputate cantonali, che fu anche consigliera comunale di Lugano. Con quest’ultima si è passati dalle quattro strade dedicate a delle donne già da molto tempo (tre nella “vecchia” Lugano e una a Viganello) a tredici (per il momento).
Riportiamo di seguito, per ciascuna di loro, delle note biografiche, la maggior parte delle quali sono tratte dal sito web dell’Associazione Archivi Donne Ticino, che invitiamo a consultare, al pari delle altre fonti indicate, per approfondire le loro storie.
Le donne a cui è stata dedicata una strada in tempi passati
Marietta Crivelli-Torricelli
Via Marietta Crivelli-Torricelli a Besso, in zona Moncucco

Marietta Crivelli-Torricelli (1853-1928) fondò la Società di mutuo soccorso femminile e durante la mobilitazione della Grande Guerra organizzò un servizio di soccorso e di prima necessità destinato ai militi e alle loro famiglie. Nel 1916 istituì delle Case del soldato. Inoltre si impegnò in numerose altre iniziative filantropiche e per tutta la vita si dedicò con energia e abnegazione ai bisognosi, tanto da essere soprannominata e nota in tutto il Ticino come la "Mamma dei poveri". Nel 1919 fu chiamata dal Governo federale a far parte del Consiglio di fondazione del "Dono nazionale", carica che ricoprì fino alla morte. Nel 1923, per il suo 70° compleanno, le autorità di Lugano le conferirono una medaglia d’oro. Marietta viene ricordata anche nel Giardino dei Giusti di Lugano, all'interno del Parco Ciani.
Foto: I 50 anni del Nido d’infanzia, Lugano, 1979.
Carolina Maraini Sommaruga
Via Carolina Maraini Sommaruga, strada che dall'Ospedale civico di Lugano sale verso Savosa

Carolina Maraini Sommaruga (1869-1959), luganese, sposò l'industriale saccarifero Emilio Maraini, con cui si trasferì in Italia. Carolina si adoperò in attività filantropiche e per il miglioramento delle condizioni di lavoro della manodopera femminile. Donò una cifra importante alla Città di Lugano, per metà destinata all’Ospedale civico e la restante metà a diverse istituzioni benefiche. Nel 1946 regalò alla Confederazione una villa situata a Roma, che in seguito diventò la sede dell’Istituto Svizzero nella capitale della vicina penisola.
Foto: Istituto svizzero di Roma
Maria Boschetti-Alberti
Via Maria Boschetti-Alberti a Molino Nuovo, non lontana dalle scuole

Maria Boschetti-Alberti (1879-1951) nacque in Uruguay, nella capitale Montevideo. Arrivata in Svizzera nel 1883, si diplomò all'Istituto Santa Caterina di Locarno. Insegnò nel Malcantone, zona di cui era originaria la sua famiglia, e nella scuola del comune di Muzzano. Fu pioniera del metodo della celebre pedagogista italiana Maria Montessori, che adattò alla realtà locale. La qualità del suo lavoro segnò profondamente la realtà dell’educazione nella Svizzera italiana ed ebbe notevoli riconoscimenti anche all'estero. Scrisse il “Diario di Muzzano” (1939) e “La scuola serena di Agno” (1951).
Foto: Saltini Luca, Maria Boschetti Alberti e il mondo culturale ticinese, Bellinzona, Salvioni, 2004.
Sara Frontini
Via Sara Frontini a Viganello, a lato dell’ex Municipio

Sara Frontini (1894-1948) fu una maestra di scuola elementare che insegnò per 35 anni a Viganello, dal 1913. Dopo la sua morte, l'allora Comune di Viganello ha deciso di dedicarle una strada e ha costituito una fondazione a suo nome, grazie a un generoso lascito che Sara ha voluto destinare, con il suo testamento, in favore di giovani meritevoli che intendono proseguire gli studi superiori.
Fonte: Archivio amministrativo della Città di Lugano, quartiere di Viganello.
Foto: Archivio storico di Viganello
Le donne a cui è stata dedicata una strada negli ultimi 10 anni
Federica Spitzer
Via Federica Spitzer, a Breganzona, nei pressi delle scuole medie

Federica Spitzer (1911-2002), nacque a Vienna da una famiglia ebrea. Sopravvissuta al campo di concentramento di Theresienstadt, arrivò a Lugano nel 1946. Nel corso della sua esistenza si è particolarmente impegnata in importanti attività umanitarie e culturali. Inoltre fu una collaboratrice personale del compositore Hermann Scherchen e del barone Thyssen-Bornemisza. La strada a lei dedicata nel 2016 lambisce la scuola dove negli ultimi anni di vita ha fatto visita più volte agli studenti, dando testimonianza dell’esperienza del lager. Federica viene ricordata anche nel Giardino dei Giusti di Lugano, all'interno del Parco Ciani.
Maria Luisa Albrizzi
Via Maria Luisa Albrizzi, strada in centro città, tra Riva Albertolli e Via della Posta

Maria Luisa Albrizzi (1894-1984), nata a Lugano, si adoperò nell’assistenza e nell’aiuto al prossimo in diverse parti del mondo. In Ticino operò per l’Associazione delle Dame della Carità, promuovendo la fondazione di Casa Santa Elisabetta e presiedendo la sezione cantonale dell’Opera Protezione della Giovane (oggi Pro Filia). Ricevette importanti riconoscimenti all'estero come la Medaglia Benemerita del Vaticano e l’Ambrogino d’Oro della Città di Milano. Nel 2023 la strada di Lugano che era già dedicata al suo casato è stata attribuita specificamente a Maria Luisa.
Foto: Archivi AARDT, Fondo Residenza Emmy
Ines Bolla
Salita Ines Bolla, strada che da Via San Gottardo porta a Via Massagno

Ines Bolla (1886-1953) nacque a Olivone ed è ricordata per la sua vasta azione educativa esercitata nel campo della scuola e in quello della società. La Città di Lugano le ha dedicato nel 2023 il tratto che da Via San Gottardo (partendo dal sottopassaggio) porta a Via Massagno. La strada è vicina al Centro professionale commerciale, nato nel 1995 ed erede dell'antica scuola professionale femminile cittadina, della quale Ines fu direttrice dal 1919. Presiedette la Società di mutuo soccorso femminile e, durante la seconda guerra mondiale, fu attiva nell’aiuto ai rifugiati. Nel 1945 venne designata presidente del Comitato ticinese a favore del diritto di voto alle donne svizzere (postulato Oprecht).
Foto: I 50 anni del Nido d’infanzia Lugano, Lugano 1979.
Adriana Ramelli
Via Adriana Ramelli, strada nel centro cittadino

Adriana Ramelli (1908-1996) è ricordata come la prima donna che ha conseguito un incarico dirigenziale di primo piano in Ticino, assumendo nel 1941 la direzione della Biblioteca Cantonale di Lugano. Durante la sua direzione, la biblioteca poté svilupparsi e aprirsi ad influssi esterni, soprattutto grazie all’attività di Adriana in favore delle relazioni con gli intellettuali italiani che nel periodo della guerra si erano rifugiati a Lugano. Fu anche attiva in favore dei diritti delle donne ed esponente di diverse associazioni femminili. Nel 2023 la Città le ha dedicato una strada nei paraggi di Villa Saroli.
Foto: Fam. A. Ramelli
Chiarina Stauffacher-Vedani
Via Chiarina Stauffacher-Vedani, in centro, strada tra Riva Albertolli e Via Canova
Chiarina Stauffacher-Vedani (1810-1890) era figliastra dell’architetto e ornatista luganese Natale Albertolli. Ebbe in eredità la proprietà del fondo dell’ex-convento di S. Francesco e fu benefattrice dell’Ospedale Santa Maria di Lugano. Un pronipote di Chiarina, Adolfo Vedani, cedette nel 1892 a titolo gratuito un terreno (conosciuto come Riva delle Lavandaie) sul quale fu aperto un tracciato stradale che la Città già allora denominò Via Stauffacher, in segno di riconoscenza. Con la nuova dedica (nel 2023) della strada, che spesso veniva associata erroneamente al generale Stauffacher, essa è stata intitolata in modo esplicito e definitivo a Chiarina.
Foto: Pietro Anastasio, Ritratto di Chiarina Stauffacher-Vedani, olio su tela, 1890 circa, Museo d'arte della Svizzera italiana, Collezione Città di Lugano
Alfonsina Storni
Rivetta Alfonsina Storni, a Cassarate
Alfonsina Storni (1892-1938) fu un'importante poetessa sudamericana. Originaria della Capriasca, visse nella valle solamente quattro anni, prima di trasferirsi con la famiglia in Argentina. Nel 1912 si stabilì a Buenos Aires e pubblicò nel 1916 la sua prima raccolta di poesie (La inquietud del rosal). Alfonsina si dedicò a numerosi viaggi che la fecero conoscere in tutto il Sudamerica e anche nel Vecchio continente, dove tornò a più riprese. Nel 2023 la Città le ha dedicato una piazzetta sulla riva del lago a Cassarate.
Foto: Archivo general de Argentina, dal volume Alfonsina Storni, “Cronache da Buenos Aires”, a cura di Hildegard E. Keller, Edizioni Casagrande, Bellinzona, 2017.
Elsa Franconi-Poretti
Via Elsa Franconi-Poretti, a Viganello

Elsa Franconi-Poretti (1895-1995), nacque a Lugano. Dopo un'esperienza come docente a Brè, si trasferì col marito, l'architetto Giuseppe Franconi, a Parigi. Durante la seconda guerra mondiale tornò temporaneamente a Lugano e fu volontaria della Croce Rossa, collaboratrice dell’Ufficio cantonale del lavoro ed entrò a far parte del Soccorso d’Inverno. Curò la rubrica “Gente che ritorna” per la radio e iniziò una carriera come attrice e autrice teatrale. Nel 1955 rientrò definitivamente in Ticino e si dedicò alla battaglia per l'estensione dei diritti politici alle donne. Fondatrice e presidente del gruppo donne liberali radicali di Lugano, fu una delle prime granconsigliere donne (1971-75, presidente nel 1971). La Città le ha dedicato, nel 2024, una strada a Viganello che conduce al Campus USI-SUPSI e al Liceo Lugano 3.
Foto: Archivi AARDT, Raccolta documentaria “Autrici ticinesi”, Incarto Elsa Franconi-Poretti.
Aspazija (pseudonimo di Elza Rozenberga)
Via Rainis e Aspazija, a Castagnola

Aspazija, pseudonimo di Elza Rozenberga (1868-1943), fu una poetessa lettone, moglie dello scrittore Rainis, anch'egli poeta. Entrambi vissero in esilio a Castagnola, dal 1906 al 1920, in seguito al fallimento della rivoluzione lettone del 1905, di cui furono protagonisti intellettuali. Nel 2018 l’Associazione dei Musei della memoria della Lettonia ha allestito a Palazzo Tosetti Riva (sede della Divisione cultura della Città) una mostra permanente a loro dedicata. Il percorso espositivo illustra la loro attività letteraria e politica attraverso opere, fotografie, documenti iconografici e commemorativi. A entrambi è stata intitolata una strada di Castagnola nel 2025. È un'area di circolazione pedonale immersa nel verde, che congiunge Via San Giorgio con Via Ceresio di Suvigliana, nella zona a valle e al fianco nord/est del Parco San Michele.
Dina Paltenghi-Gardosi
Via Dina Paltenghi-Gardosi, sotto la gradinata Albonago a Viganello

Dina Paltenghi-Gardosi (1915-2005) nacque a Viganello. Studiò scienze naturali tra Pavia e Roma, si laureò e ottenne il dottorato nel 1938 con uno studio sugli anfibi. Intraprese la carriera di docente e, dal 1943 al 1963, prestò servizio in numerose sedi ticinesi anche come docente di fisica e matematica (insegnò al ginnasio di Mendrisio e di Biasca, al liceo e al ginnasio di Lugano e alle magistrali femminili di Locarno). Importante fu anche la sua attività di divulgatrice scientifica, con cui promosse numerose conferenze con l’intento di avvicinare il pubblico alle scienze. Fu una delle prime granconsigliere donne, eletta nel 1971 tra le fila del Partito liberale radicale. Dal 1976 al 1984 fu consigliera comunale a Lugano. La Città ha deciso, nel 2025, di intitolarle una strada di Viganello.
Foto: Archivi AARDT
Il futuro
Nel giro di alcuni anni le intitolazioni femminili di strade a Lugano sono passate da 4 a 13. La Città, impegnata nella revisione complessiva dello stradario, continuerà a riconoscere il ruolo delle donne che hanno segnato la storia locale, nazionale e internazionale.
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