Un riferimento per gli anziani: Punto contatto 70+
La Città apre uno sportello d’ascolto per i cittadini over 70 che vivono al proprio domicilio e lancia un sondaggio per avere indicazioni mirate sulle loro necessità e sulla loro qualità di vita.
7 luglio 2025
Con l’invecchiamento della popolazione, anche la Città di Lugano si trova confrontata con la solitudine degli anziani, un fenomeno sociale che interessa soprattutto le persone con più di 70 anni, che vivono ancora in autonomia nelle proprie abitazioni, ma che hanno una scarsa rete sociale e poche o nessuna possibilità di confrontarsi con qualcuno in grado di cogliere le loro esigenze. Da queste premesse nasce Punto contatto 70+, un progetto pilota per dare la voce alla cittadinanza di questa fascia d’età attraverso due strumenti principali: uno sportello di ascolto, che offre un contatto telefonico e la possibilità di fissare un appuntamento e un questionario. Quest’ultimo sarà inviato per posta alle persone sole e alle coppie in cui entrambi hanno più di 70 anni, accompagnato da una lettera di presentazione del progetto, un flyer con i contatti utili dei principali servizi a loro dedicati, l’Informativa sulla protezione dei dati personali e una busta preaffrancata per la restituzione del questionario compilato.
Lo sportello - offrire un aiuto concreto
Dare la possibilità agli anziani di comunicare i propri bisogni, senza vergogna, sensi di colpa o imbarazzo è l’obiettivo dello sportello di ascolto. Comunicare è preventivo e terapeutico, inoltre è una preziosa fonte di informazioni per migliorare i servizi e la qualità di vita sul nostro territorio. L’ascolto, assicurato da una consulente sociale, può avvenire attraverso un contatto telefonico, chiamando il numero 079 855 72 68, attivo già sin d’ora tutti i venerdì dalle 9:00 alle 16:00, oppure su appuntamento nella sede della Divisione socialità, in via Trevano 55 a Lugano. La consulente sociale garantisce una prima risposta, come pure un intervento più specifico – attraverso il lavoro di rete con i servizi, gli enti e le associazioni del territorio - a dipendenza delle necessità emerse durante il colloquio. Lo sportello rappresenta anche un prezioso punto di riferimento in particolare nei mesi estivi, quando la città si svuota per le vacanze e il rischio di sentirsi soli aumenta.
Trattandosi di un progetto pilota, lo sportello sarà attivo per un periodo limitato (indicativamente fino a fine settembre), in concomitanza con la fase di raccolta dati del sondaggio. In base all’analisi dei bisogni emersi, verrà valutata la possibilità di riattivarlo anche in futuro.
Il questionario - raccogliere dati per un’analisi della qualità di vita
La compilazione del questionario richiede una decina di minuti e può essere completata anche in forma anonima.
Le domande vertono su alcune macrocategorie della vita quotidiana, quali la situazione abitativa, la mobilità, la rete sociale e la vita quotidiana, i supporti e i bisogni, lo stato di salute e l’alimentazione, il benessere psicosociale, le misure di protezione, la copertura assicurativa sanitaria e il reddito.
Il questionario può essere compilato nella sua versione cartacea, ricevuta a casa per posta, oppure online al link indicato qui sotto.
Per la compilazione del formato cartaceo, è importante ricordarsi di firmare l’Informativa sulla protezione dei dati e rispedire entrambi nella busta preaffrancata entro il 31 luglio.
Chi avesse bisogno di un aiuto per compilare il questionario, può contattare lo sportello (079 855 72 68) o la Divisione socialità (058 866 74 57).
Familiari, amici e personale di cura possono offrire un contributo prezioso incoraggiando i propri cari o pazienti a rispondere alle domande, permettendo di raccogliere un numero consistente di dati utili.
La solitudine negli anziani è un’emergenza silenziosa. La perdita di legami sociali significativi, la riduzione dell’autonomia fisica, unitamente ai problemi di salute, contribuiscono a rendere più difficile la partecipazione alla vita sociale.
“Mantenere la propria rete sociale significa beneficiare di fattori di protezione dall’isolamento e dalla solitudine” come evidenzia Lorenzo Quadri, Capo dicastero Formazione, sostegno e socialità. “L’appello a sostenere le esigenze, anche relazionali, degli anziani va a chiunque possa aiutarli, anche in modo spontaneo e informale. Contrastare la solitudine è un compito collettivo: occorrono politiche sociali efficaci, reti di supporto, ma anche piccoli gesti quotidiani di attenzione da parte di ciascuno di noi”.
Le collaborazioni e la rete con gli altri servizi
Dalla promozione della partecipazione degli anziani alla vita sociale nasce anche la collaborazione con la Divisione cultura, impegnata nel progetto “Prescrizione culturale” volto a esplorare l’impatto positivo delle attività artistiche e culturali sulla salute e il benessere della popolazione over 65, affetta da patologie croniche legate allo stile di vita. Lo studio vede coinvolti anche IBSA Foundation per la ricerca scientifica, l’Istituto di Medicina di Famiglia dell’Università della Svizzera italiana (USI) e il LAC – Lugano Arte e Cultura. Una parte delle risposte del questionario Punto contatto 70+, inerenti alla rete sociale e alla vita quotidiana, verranno anonimizzate e analizzate nel contesto di questo progetto.
L’Ufficio di statistica urbana si occuperà invece dell’analisi scientifica dei dati raccolti che servirà ad orientare le politiche sociali cittadine. Questa seconda fase del progetto verrà presentata ai media con una sintesi dei bisogni emersi dall’attività dello sportello.
Oltre alle collaborazioni interne all’Amministrazione comunale, è importante cooperare con le realtà territoriali (associazioni, Commissioni di quartiere, gruppi informali di volontariato, parrocchie, ecc.) per aiutare gli anziani a mantenere la propria rete sociale, raccogliere eventuali segnalazioni e monitorare la situazione.
La Divisione socialità, in collaborazione con i centri diurni socio-assistenziali di Lugano e Massagno, ha organizzato un incontro di presentazione del progetto aperto al pubblico, lunedì 21 luglio alle 14:30, presso gli spazi di Casa Andreina, in Via Ricordone 3 a Lugano. Per questioni organizzative è richiesta l’iscrizione scrivendo a [email protected] o telefonando allo 091 735 69 05 entro il 18 luglio.
Si ringrazia la Fondazione Maddalena e Alfredo Airoldi per il prezioso sostegno al progetto.
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