Il parco di Villa Saroli può vantare la presenza di tre aiuole inconsuete, coltivate con piante appartenenti alle tre sfere olfattive dei profumi, degli aromi e dei cattivi odori.

Le piante coltivate

Tra le 116 essenze coltivate, ci sono due piante molto rare in Svizzera che crescono lungo il sentiero di Gandria: il dittamo e la ruta.

Si possono scoprire piante ancora oggi usate per confezionare essenze come la rosa damascena, la tuberosa, l’iris fiorentino e il mughetto. Si riscoprono piante aromatiche come il timo selvatico, il rosmarino, la salvia e il dragoncello, la santolina, la menta cioccolato e il cumino dei prati.

Tra le molte curiosità si scoprono l’abrotano, che sa di coca-cola e l’edera svedese che sa di incenso. In primavera sbocciano il gigaro chiaro e la dragontea, piante che emanano un forte odore di carne in decomposizione. Altrettanto maleodorante è l’euforbia catapuzia: pianta indigena usata dagli orticoltori per tenere a distanza talpe e grillitalpa, che non ne sopportano l’odore.

Villa Saroli

Villa Saroli

Giardino degli odori

Giardino degli odori

Filipendula - ©Muriel Hendrichs

Filipendula - ©Muriel Hendrichs

Tuberosa - ©Muriel Hendrichs

Tuberosa - ©Muriel Hendrichs