Il Municipio di Lugano ha siglato nel 2019 una convenzione con la Fondazione Francesco per l'aiuto sociale, con l'obiettivo di recuperare la Masseria di Cornaredo e il suo torchio, bene culturale di interesse cantonale. La proposta, basata sulla costituzione di un diritto di superficie per sé stante e permanente tra la Città di Lugano e la Fondazione, è stata approvata nello stesso anno dal Consiglio comunale. 

Il progetto, sostenuto dal Rotary Club Lugano Lago, prevede il recupero architettonico e strutturale del complesso e l'inserimento di nuovi contenuti.

Con questa operazione, la Città di Lugano intende favorire la messa a disposizione della popolazione di un edificio di pregio, da tempo inutilizzato, e il conseguimento degli intenti sociali della Fondazione Francesco. 

Il progetto sviluppato dalla Fondazione ha infatti lo scopo di trasformare la Masseria di Cornaredo in una struttura aperta verso la città, con le due ali dello stabile protese verso sud a rappresentare un abbraccio simbolico.  

Potranno così essere create nuove sinergie urbanistiche e funzionali, che coinvolgeranno attività culturali, sociali e amministrative, a beneficio della popolazione che troverà in questo comparto nuovi spazi aggregativi e la possibilità di allargare i confini della solidarietà.

I nuovi contenuti del polo sociale saranno i seguenti: 

  • una mensa sociale gestita da Fra Martino Dotta e aperta 7 giorni su 7 per i due pasti principali (l'attuale mensa della Casetta Gialla di Cornaredo è aperta solo a pranzo)
     
  • un centro di incontro ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani)
     
  • uno spazio multiuso con annesso negozio/enoteca con prodotti locali nella sala del torchio
     
  • un ristorante aperto al pubblico (circa 50 posti)
     
  • una struttura ricettiva tipo Bed & Breakfast (circa 10 stanze) gestita dalla Fondazione Francesco con l'aiuto di operatori locali

L'intervento di recupero

L'edificio necessita di un recupero per essere adeguato alle esigenze odierne di fruibilità e di rispetto delle norme edilizie.

L'ipotesi di intervento, prevalentemente conservativo, prevede il mantenimento delle facciate e della muratura perimetrale, la formazione di un nuovo vano scala con ascensore, la sistemazione del tetto e il risanamento degli elementi architettonici/strutturali e l'inserimento dell'impiantistica.

L'estremità meridionale dell'ala ovest accoglierà la mensa. I contenuti a uso comune saranno organizzati attorno alla corte, fulcro dell'edificio: mensa e ristorante con cucina/spazio di lavoro in comune, spazi multiuso e un'enoteca/negozio con prodotti locali.

Al piano superiore è previsto un bed&breakfast con una decina di camere, una sala riunioni e gli uffici amministrativi della Fondazione Francesco e delle ACLI.  L'area esterna sarà trasformata in una spazio verde aperto al pubblico, con attività sinergiche con il progetto "Biodiversità in città" e il frutteto urbano, realizzato dalla Città in cooperazione con ProFrutteti e Alleanza Territorio e Biodiversità, sull'area adiacente.

La convenzione tra la Città e la Fondazione Francesco

La convenzione prevede la costituzione di un diritto di superficie per sé stante e permanente della durata di 35 anni con beneficiaria la Fondazione Francesco per l'aiuto sociale. La Fondazione Francesco verserà al Comune un canone simbolico annuo di 1 franco e ristrutturerà la Masseria con il sostegno del Rotary Club Lugano Lago e di altri enti benefici privati.  

Il recupero della masseria sarà dunque il risultato della collaborazione di numerosi enti. Il Rotary Club Lugano Lago coordinerà il progetto e il cantiere di recupero, facilitando la ricerca dei finanziamenti. La Fondazione Francesco organizzerà e gestirà le attività della mensa (Centro Bethlehem) e degli altri locali nella Masseria. Le ACLI saranno futuri utilizzatori di alcuni spazi. La Città seguirà le fasi progettuali ed edificatorie, mentre il Comune di Porza, sul cui territorio sorge la Masseria, sarà l'ente responsabile delle procedure edilizie.

La storia della Masseria e l'inizio del cantiere

La Masseria di Cornaredo occupa una porzione di terre che apparteneva al Castello di Trevano, costruito nel 1186-1190. Acquistata dal Comune nel 1913, è disabitata dal 1989. Oltre alle abitazioni, alle stalle e al fienile, lo stabile ha ospitato varie funzioni agricole. È un complesso a corte, di architettura rustica lombarda, testimonianza importante della cultura contadina delle campagne di Lugano.

Attualmente la Masseria non è utilizzata. Il complesso è protetto quale bene culturale d'interesse locale e ha un potenziale di grande valore architettonico e di pregio storico.  L'antico torchio, bene culturale d'interesse cantonale, è in uno stato discreto e necessita di un restauro conservativo. Per garantirne la salvaguardia, la Città restaurerà a sue spese il manufatto a madrevite perpendicolare in legno di castagno, come pure il locale nel quale è attualmente collocato. L'investimento previsto per questo intervento è stimato in circa 400'000 franchi. 

Le attività di cantiere per il recupero della Masseria sono iniziate nell'aprile del 2021.

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