In  questi giorni le acque del lago Ceresio si sono tinte di una colorazione inusuale provocata dall'eccessiva proliferazione di cianobatteri, potenzialmente pericolosi per la salute umana e animale.

I cianobatteri sono microrganismi presenti naturalmente in tutti i laghi. In caso di forte proliferazione possono però rilasciare sostanze pericolose che, nei casi più gravi, provocano reazioni allergiche della pelle, sintomi gastrointestinali o danni al fegato. Persone con pelle sensibile, bambini e cani sono maggiormente a rischio.

La presenza dei cianobatteri è riconoscibile per la colorazione inconsueta delle acque: dallo scorso fine settimana, diversi punti del lago Ceresio si sono tinti di verde-azzurro con anomali accumuli di fioriture gialle.

Allarme di livello 1

La tossicità dei cianobatteri dipende dalla quantità. Quando la loro concentrazione è moderata, la superficie dell’acqua presenta striature, filamenti o macchie, ma si riesce ancora a scorgere il fondale. Si tratta allora di un allarme di livello 1, cioè che richiede prudenza, tuttavia consente ancora la balneazione. Questo a condizione che si faccia attenzione a non ingerire l’acqua del lago e ci si lavi e asciughi bene subito dopo il bagno.

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Allarme di livello 2

Quando la superficie è invece completamente ricoperta di alghe e le acque sono torbide, è meglio stare lontani dalle rive: si può trattare di un allarme di livello 2, cioè siamo potenzialmente di fronte a un caso di tossicità dell’acqua. 
Le alte temperature di questi giorni, proprio quelle che causano la proliferazione dei cianobatteri, ci inducono a cercare refrigerio nelle acque del lago. Per precauzione è importante verificare prima lo stato dell’acqua e controllare cosa indicano i cartelli segnaletici presenti nei punti di balneazione.

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