Dall'autunno del 2021 la rete dei servizi sociali per gli anziani di Lugano include il Centro polifunzionale di Pregassona. L'opera - tra le più importanti realizzate dalla Città negli ultimi anni - ha richiesto un investimento di circa 47 milioni di franchi, con un contributo cantonale di 10 milioni ai sensi della Legge per il promovimento, il coordinamento e il finanziamento delle attività sociali a favore delle persone anziane.

Per la progettazione dell'opera, nel 2008 il Municipio di Lugano ha promosso un concorso internazionale a cui hanno risposto 38 partecipanti, vinto dallo Studio Mario Campi e associati di Lugano. Il successivo sviluppo dell'opera è stato curato dall'architetto Rosario Galgano.

La Divisione edilizia pubblica ha dato il via alla costruzione del Centro polifunzionale nel 2017. L'opera è stata terminata nell'autunno del 2021 ed è stata attribuita in gestione all'ente autonomo Lugano Istituti Sociali, che ha promosso un concorso di idee aperto a tutti i cittadini per dare un nome al nuovo Centro polifunzionale. Sono state fatte 311 proposte e il nome scelto è stato "Centro Polis".

Il complesso ospita i seguenti servizi:

  • una residenza medicalizzata per persone anziane con 114 posti letto, di cui un reparto dedicato ad anziani con problemi di ordine cognitivo con 31 posti letto
     
  • un centro diurno per persone affette da demenza senile, che ha l'obiettivo di migliorare la qualità dei vita dei pazienti grazie a programmi di socializzazione e stimolazione cognitiva
     
  • la sede del Servizio di Accompagnamento Sociale comunale (SAS)
     
  • un nido dell’infanzia

Obiettivi

Gli obiettivi che con il Centro Polis la Città vuole raggiungere sono duplici: da un lato, promuovere una politica degli anziani in grado di rispondere alle necessità, presenti e future, di un comprensorio che necessita di adeguare l'offerta di posti letto alla domanda e, d'altro canto, realizzare iniziative e misure a sostegno delle famiglie.

Con l'apertura del centro è stata impostata anche un'importante riqualifica del comprensorio con spazi pubblici fruibili alla popolazione.

Il Centro Polis vuole essere innanzitutto un centro di accoglienza e di socializzazione per il quartiere. Accoglie principalmente persone anziane che necessitano diversi tipi di assistenza e cure sanitarie, offre un servizio di asilo diurno per la prima infanzia e servizi ambulatoriali.

Grazie alla convivenza fra questi settori differenti, il centro rappresenta un ottimo esempio di intergenerazionalità. Agli ospiti vengono offerti spazi strutturati secondo i classici parametri architettonici delle case di accoglienza per anziani, con piacevoli spazi comuni e ampie camere nelle quali si trova una propria privacy.

I residenti affetti da patologie complesse, soprattutto demenze di vario genere, dispongono invece di spazi separati e concepiti specificatamente per il loro benessere, fra i quali anche un centro diurno gestito da SCuDo - Servizio Cure a Domicilio. Una struttura così concepita assicura alla persona stessa e alle famiglie coinvolte la massima attenzione al delicato passaggio in terza età dal domicilio privato alla casa di cura.

La soluzione progettuale vincente, proposta dallo studio Mario Campi e associati di Lugano, si è sviluppata con un concetto a forma di due "L" unite tra loro, che valorizzano la volontà di apertura verso l’esterno.

L’architettura dell’edificio vuole inserirsi come elemento significativo del paesaggio costruito di Pregassona, rafforzando il legame con gli altri punti aggregativi nelle vicinanze quali l’area di Cornaredo, il nucleo di Pregassona e il Parco Viarno. Gli spazi di accesso e quelli antistanti il centro sono concepiti come importanti luoghi pubblici e offrono aree verdi di incontro.

La casa offre 114 posti letto, di cui 31 per ospiti con demenza e 83 nei tre reparti di degenza. Le camere, luminose, si affacciano sull’esterno, aiutando gli anziani a orientarsi e sono dotate di servizi e guardaroba privati. Invece quelle per gli ospiti con demenza prevedono i servizi nel corridoio centrale dell’edificio.

L’accesso principale dei visitatori avviene da via Bozzoreda, in alternativa da via Vedreggio passando dal giardino. Attorno alla corte interna, fulcro dell’intero complesso, si sviluppano gli spazi collettivi, fra cui il bar, il soggiorno - zona pranzo/cena, i locali per la fisioterapia e quelli per le attività amministrative.

Al piano terreno sono presenti molti ulteriori contenuti, organizzati in modo integrato: un centro diurno per persone affette da demenza senile, un locale dedicato alle terapie sensoriali non solo riservato agli ospiti del centro, il consultorio genitore bambino di SCuDo e gli uffici amministrativi dell'ente autonomo LIS.

Sul giardino sottostante si affacciano una sezione di asilo nido con la sua area giochi esterna e i locali necessari alla funzionalità del centro (radiologia, lavanderia, spogliatoi, posteggi, entrata fornitori, locali tecnici, ecc.) Il piano tetto è attrezzato in parte per la necessaria impiantistica tecnica, mentre le restanti superfici sono conformate come tetto verde con pannelli fotovoltaici, soluzione da tempo adottata in gran parte dei nuovi edifici della Città di Lugano.

Il grande edificio è realizzato con materiali solidi che garantiscono durabilità e salubrità. La struttura di calcestruzzo con appoggi puntuali ben spaziati ha permesso la realizzazione di spazi luminosi e accoglienti.

Le grandi vetrate esterne, la dimensione degli spazi interni e i pavimenti in pietra naturale di provenienza ticinese esprimono il carattere pubblico del pianterreno, mentre ai piani superiori le finestre più contenute, gli arredi degli spazi interni e i pavimenti in piastrelle o PVC, denotano un carattere più residenziale.

Per accrescere il senso di orientamento, gli stimoli e il benessere generale degli ospiti e del personale, è stata posta grande attenzione alla scelta dei colori delle pareti e del mobilio delle zone comuni, senza trascurare l’arredo artistico. Le facciate, costituite da pannelli fotovoltaici integrano serramenti di alluminio e lamelle metalliche orientabili.

La struttura, come ogni nuovo edificio della Città, rispetta lo standard energetico Minergie, riducendo fortemente il fabbisogno di energia. Inoltre, quale plusvalore, il Centro Polis è un unicum per l’autoproduzione di energia elettrica tramite sistema fotovoltaico integrato (BIPV) grazie alle superfici verticali delle facciate esterne e alle superfici orizzontali del tetto.

L’edificio, al momento della sua consegna, presenta la maggior superficie di pannelli fotovoltaici di facciata del Ticino e una delle più grandi in Svizzera. Le facciate sono rivestite da oltre 1'600 metri quadrati di pannelli di vetro stratificato e temperato, la cui superficie è interamente fotovoltaica. La resa degli impianti, che copre circa la metà del fabbisogno dell’edificio, è costantemente monitorata in collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), che ha partecipato alla progettazione del sistema. L’impianto di riscaldamento a cogenerazione permette l’abbinamento di produzione di elettricità e calore con una maggiore efficienza rispetto agli impianti tradizionali. Il sistema è stato realizzato con il supporto del Fondo Energie Rinnovabili del Cantone e della Città, in collaborazione con le società AIL, Alsolis e Sunagel.


Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2023